Bombe è la sede di una municipalità e della Woreda (provincia) con 38 Kebele (comuni), si trova a 50 Km dalla missione di Dubbo dove ha sede la comunità dei Cappuccini. La strada per raggiungere Bombe è stretta, difficile da percorrere nella stagione delle piogge. La popolazione della municipalità è di circa 72,000 persone.
La Chiesa cattolica ha eretto anni fa una piccola cappella servita saltuariamente dal parroco di Imbecco. Sono pochi i cattolici, circa 120. La disponibilità della pubblica amministrazione a collaborare dimostra l’apprezzamento e la stima per le proposte e l’impegno della Chiesa. Bombe è meta di immigrazione dalla zone rurali e le famiglie spesso devono affrontare priorità maggiori dell’istruzione dei bambini e ci sono evidenti segni di malnutrizione. I bambini rappresentano l’anello debole della società sia per il loro numero, sia per la povertà, ma anche per la mancanza d’istruzione e d’assistenza medico-sanitaria. In città c’è una scuola elementare governativa, tuttavia tanti bambini e adolescenti non la frequentano.
In Etiopia i bambini sono incoraggiati a frequentare la scuola materna per almeno tre anni, e ciò è considerata come una condizione essenziale per aver in seguito accesso alla prima elementare. Infatti, un bambino di prima elementare deve affrontare difficoltà inaudite, come ad esempio cominciare con l’apprendere contemporaneamente tre lingue e due alfabeti: l’Amarico, lingua nazionale con 270 segni ortografici, la lingua wolayta scritta con l’alfabeto latino e letta come l’italiano o lo spagnolo, infine l’inglese che usa l’alfabeto latino, ma si legge in maniera totalmente diversa. Se un bambino non frequenta la scuola materna è destinato a ripetere una o due volte la prima elementare. Non è raro vedere bambini di 8 o 9 anni frequentare la prima. La costruzione di una scuola materna è auspicata dalle autorità pubbliche e dai cittadini più avveduti. Per abbattere l’analfabetismo che in Etiopia raggiunge il 64% è opportuno incentivare e agevolare l’istruzione fin dalla tenera età.